Storia

Una storia di vigna e di vita

La Storia di Dario

Noi siamo un piccolo cosmo, un Atelier del vino, offriamo esperienze non tour, creiamo percorsi iniziatici non visite, ci abbandoniamo all'arte senza esserne mercanti.

Storia di un vino che diventerà icona.


In un’epoca in cui le cose scorrono veloci e quasi sfuggono all’occhio ed al pensiero, noi abbiamo voluto ricreare uno spazio di quiete, un rifugio caldo, in cui fosse la Natura a predominare, avvolti in una dimensione dell’Altrove, dove lo spazio e il tempo sono superati dall’immensità del paesaggio. In questo scrigno, fatto di rocce, terra e cieli limpidi, produciamo bottiglie selezionate; non grandi quantità, ma giuste, in perfetta armonia con quanto ci è stato offerto dalle stagioni, dal terreno e dal clima, sempre diverso, in evoluzione. Produrre vino per noi è ascoltare il territorio, questa maestosa Montagna, che vuole percorrerci, attraversarci raccontando storie inedite e, spesso, evocative. I nostri due vini, sono stati creati dal fine ingegno di un artista dell’enologia: Roberto Cipresso. A cui siamo giunti per volere di un destino troppo generoso, ed è stata questa fortuna sincronica ed operosa a dar luce ai nostri due poemetti: lo Chardonnay e il Pinot noir. Rappresentazioni diverse dello stesso terroir. Il bianco è uno squisito simbolo della montagna, ce lo conferma la sua verticalità e la sua mineralità, i suoi colori che vanno dal verde, al giallo, al nero quasi a voler trasfondere allo sguardo una netta sensazione di freschezza, la stessa che si prova in quelle domeniche mattina in cui il cielo è grande e tondo e ci si perde a camminare fra i boschi. Ha carattere, una nota di sale lo rende completo e non per chiunque, esclusivamente per chi accetta il rischio di provare il vino di una vite che non si fa domare. Il nero, Pinot Noir, lascia senza parole tanto è fiero del suo sangue. È stato definito un cavallo di razza, seducente come il velluto, elegante; un vino ribelle, per chi ama la poesia e i notturni. Noi siamo un piccolo cosmo, un Atelier del vino, offriamo esperienze non tour, creiamo percorsi iniziatici non visite, ci abbandoniamo all’arte senza esserne mercati. Siamo anime di territorio. A tratti estreme. Spiriti liberi.

Dario Dall'ò Storia
Dario Dall'ò Storia

Storia di un vino che diventerà icona


Un antico mito greco, di matrice socratica, racconta che ognuno di noi viene al mondo con un Daimòn, una sorta di vocazione, di destino prefissato, che si palesa durante il tragitto della vita, sotto forma di segnali, simboli, oppure, se non ascoltato per troppo tempo, anche di traumi. Da giovanissimo iniziai a lavorare nel campo dell’industria, ero immerso tra i rigidi meccanismi della tecnica, il grigiume del metallo, l’assenza di cieli colorati sopra di me mi recava un senso di irrequietudine. Non era il mio posto. Il mio Daimòn me lo ripeteva, mi suggeriva di ascoltare quella tremenda inclinazione per la Natura che custodivo in me, una potente volontà di contatto col verde, in particolare con la terra, i suoi odori e umori. Abbandono quella vita, per la vite e le vigne. Inizio a lavorare per una piccola azienda vitivinicola dei Colli Euganei, era una realtà giovane, come me, da costruire e strutturare. Ricordo ancora l’immenso entusiasmo che provai nell’assistere al miracolo della trasformazione di quell’uva in vino: una genesi profana! La mia prima bottiglia è stata un rosso dei colli, nel corso degli anni da pochi numeri, grazie alla vocazione che ci spingeva, siamo riusciti a completare una collezione intera, prodotta seguendo i dettami di natura biologica: rispetto del territorio e assenza di interventi invasivi. Oggi porto con me l’esperienza di venti vendemmie, che mi hanno visto crescere, trasformami in uomo prima, in marito poi ed ora anche in padre. La vite mi hanno assistita con pazienza fino al punto di darmi la forza per intraprendere la strada dell’indipendenza imprenditoriale. È dopo tutto questo che ho deciso di interpretare i vini secondo la mia filosofia, trasferendomi nel territorio che da sempre amo e mi chiama a sè: il TRENTINO.

Ho sempre frequentato il Trentino fin da piccolo.
I miei genitori mi hanno trasmesso l'amore per la montagna


La Montagna era qualcosa di grande quand’ero piccolo, un immenso masso di rocce ed alberi che si stagliava con orgoglio contro il cielo. I miei mi portavano spesso in Trentino, ad Adamello, passavamo delle giornate serene con mio fratello e mia sorella. In quelle occasioni è come se la mia anima si preparasse a tutto ciò che sarebbe successo dopo: ad ascoltare il territorio, i suoni del bosco e a non aver paura, ci vuole del coraggio a non aver paura. Ma il ricordo più bello si snoda lungo il sentiero della memoria che porta al giorno in cui io e mia moglie, Silvia, capimmo di aspettare un bimbo: il nostro Piersilvio. Il suo arrivo, che tanto avevamo cercato gli anni precedenti, è avvenuto spontaneamente, con naturalezza, durante l’estate del 2012, quando io e Silvia, come di consueto, abbiamo deciso di passare delle giornate in ascolto del bosco immersi tra le sue pareti rocciose. Piersilvio ci è stato regalato dalla Montagna che anche lui tanto AMA.

Avevamo trovato il luogo ideale per sviluppare il nostro progetto di VINO e di VITA.


Nostro figlio ha ispirato i successivi passi sul territorio Trentino, dandoci la forza per dare forma e VITA a questo progetto importante ed impegnativo. La scoperta della proprietà immobiliare in Cavedine, avvenuta per una serie di coincidenze sincroniche; l’incontro con il Wine Maker Roberto Cipresso, per esclusivo volere del destino; la realizzazione della nostra prima bottiglia “IN PRIMIS”. La dedica “alla famiglia”, riportata sulla retro etichetta della bottiglia, vuole significare e sottolineare quanto importante è la famiglia per me, per noi. La famiglia è coraggio, coesione, forza d’animo, amore ed onestà di sentimento, è VITA. Ti protegge, e nel viaggio, qual è la VITA, so che la famiglia ci sarà sempre. Avevamo trovato il luogo ideale per sviluppare il nostro progetto di VINO e di VITA. Il mio vino “IN PRIMIS” è un punto di partenza nel progetto del VINO e diverrà continuità per la mia Famiglia. Oggi lavoro personalmente le mie viti, e porto avanti il progetto BIOLOGICO, come ho sempre fatto anche in Veneto. La collaborazione con il Wine Maker Roberto Cipresso è iniziata con la vinificazione di “IN PRIMIS” nel 2016 nello splendido contesto di WINECIRCUS a Montalcino e proseguirà per le prossime vendemmie tra Montalcino e Trentino. I miei vini non sono vini semplici, sono vini da ascoltare e vivere.

Vini di Territorio. A tratti estremi. Per spiriti liberi.